Il bonus psicologo di fatto è ancora bloccato, ma manca solo un passaggio per essere operativo: da quando si può fare domanda?
Dopo un lungo dibattito sulla proroga del Bonus psicologo, che ha visto anche la presa all’azione di Fedez, in Italia ci si chiede ancora che fine abbia fatto l’incentivo. Introdotto nel 2021 come misura di sostegno per affrontare le conseguenze psicologiche della pandemia Covid, continua a generare interesse e attesa tra i cittadini. Ecco quando sarà possibile fare domanda.
Bonus psicologo bloccato, cosa succede?
Con un budget stanziato di 10 milioni di euro per il 2023 e 8 milioni per il 2024, il bonus psicologo mira a offrire un contributo fino a 1.500 euro per le spese di psicoterapia a chi ne ha bisogno. In poche parole, si tratta di un contributo di 50 euro per ogni seduta dal medico professionista.
L’agevolazione è stata pensata a seguito della pandemia di Covid-19 per dare un sostegno a chi aveva bisogno di un supporto specialistico per affrontare ansia e depressione. Sintomi derivanti proprio dal periodo di restrizioni e diffusione della malattia.
Nonostante l’approvazione del decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 gennaio 2024, l’attivazione dell’incentivo per il nuovo anno è ancora in sospeso. La mancanza della circolare INPS, che dovrebbe fornire le istruzioni operative e le date per l’invio delle domande, ha difatti prolungato l’attesa per i potenziali beneficiari.
Chi può beneficiare del bonus?
Il bonus è rivolto a cittadini italiani residenti in Italia, senza limiti di età, con un Isee inferiore a 50.000 euro. La somma è fissata in:
- un massimo di 1.500 euro per redditi con un Isee inferiore a 15mila euro;
- 1.000 euro per redditi con Isee compreso tra 15mila e 30mila euro;
- 500 euro per redditi con Isee superiore a 30mila, ma inferiore a 50mila.
Come richiederlo?
La domanda per il bonus psicologo dovrà essere presentata online attraverso il portale INPS, nella sezione dedicata. I beneficiari verranno selezionati tramite una graduatoria, basata sul valore Isee e, a parità di valore, sull’ordine di presentazione delle domande.
Le previsioni indicano che la situazione potrebbe sbloccarsi tra marzo e aprile 2024, con le regioni che hanno tempo fino al 10 marzo per trasmettere le risorse all’INPS. Questo dovrebbe permettere l’avvio delle nuove domande e, si spera, l’erogazione dei contributi ai beneficiari.